DRABBLE: COMPONIMENTI DI 100 PAROLE
LA DRABBLE DI CARLO SORGIA
Carlo si ferma a contemplare la piatta totale dello stagno che in quel momento brilla in modo particolare. Afferrato un ciottolo ben levigato e piatto lo indirizza verso la specchio dell'acqua e spiega al nipotino: assisterai ad una magia del nonno, il sasso volerà sull'acqua. Stuzzicato lo stagno reagisce con fantasmagoriche forme concentriche e magici strali di luce accecante accogliendo il sasso dopo un breve volo. Meraviglia, allora è vero! "Il nonno in realtà è un mago" riflette il piccolo, mentre entrambi sognanti progettano la successiva passeggiata.... LA DRABBLE DI ANGELA FERILLI
Qualcosa doveva avermi disturbata senza che ne avessi coscienza. Ero stizzita, indispettita, distratta. Non vedevo l’ora di andar via, per essere di nuovo finalmente sola. Mi riaccompagnasti senza una parola. Non avevo voglia nemmeno di salutarti. Quando tentasti di aprire la bocca, la portella dell’auto ti zittì col suo rumore secco. Tornai a casa con una tristezza infinita. Mi lanciai sul letto vestita.In piena notte udii il discreto battere delle tue nocche sulla porta. Aprii. Ti vidi come nelle trame di un sogno. Avevi fra le mani, dio solo sa presa dove, una splendida rosa bianca. Solo per me. LA DRABBLE DI WALTER LAZZARIN Ho avuto uno dei miei classici ripensamenti: domattina non ho tempo di scrivere perché devo fare un paio di commissioni e mi rompe non partecipare: l’idea è bella e a me piacciono un sacco quelle sfide letterarie in cui ci sono regole precise. È proprio quando ti costringono a rispettare dei confini che puoi sbizzarrirti fino al limite. Per il resto come va, Anna? Ho letto pochi giorni fa un tuo grido di protesta contro chi non si è ancora espresso nel forum, sebbene ne faccia parte. Ora che sono arrivato a cento hai capito: il tuo grido l’ho ascoltato. LA DRABBLE DI MASSIMO MARIANI PARMEGGIANI
Barbarica, primordiale, selvaggia e ritmica quella musica risvegliava un assopito sogno di trasgressione ch'irragionevole ed infantile si delineava nel parossistico clangore di quei palmi che mantenevano il tempo che, dal suo quotidiano divenire, era fuggita senza darsi il tempo di riflettere ed alcuno poteva conoscerla. Se non l'avesse fatto neppure ora che il suo mondo s'era capovolto avrebbe rimpianto anche quest'occasione dispersa. Prese se stessa lanciandosi su quel tavolo, la gonna alzata oltre il limite delle ginocchia, la mente vuota d'ogni dolore, beata e persa in quella danza che all'unisono pulsava con il suo sangue e a fanculo tutti quanti! |
LA DRABBLE DI ORNELLA TURRINI
Il mare è ghiacciato. Scintilla sotto di me. Come un desiderio mai realizzato, freddo nel suo ricordo. Lascio che i pensieri scivolino sulla superficie, alzando piccole gocce al loro passaggio. La luce le cattura in impercettibili lampi di colore. Mi sembra di veder passare qualcosa, un pesce…? No, è un sogno, quello che da bambino mi accompagnava nelle notti. Ed eccone un altro e ancora, l’acqua si increspa sotto la crosta. Il sole si alza, si muovono le onde, irrompono nel mondo. Sono le mie visioni che vengono a trovarmi. Come un pescatore paziente tendo la mia rete e aspetto… LA DRABBLE DI VITO LEUCCI
Un bagliore improvviso dissolse le immagini in un unico abbraccio di bianco. Sembrava un lampo ma non seguì alcun tuono. Accecato il ragazzo chiuse gli occhi aspettandosi che accadesse qualcosa di irreparabile. Aveva in quell’attimo pensato al peggio, un fulmine, il crollo della parete, una improvvisa folgorazione. Non accadde nulla di tutto ciò. Riaprì gli occhi lentamente aspettandosi di ritrovare un ambiente distrutto da quel lampo. Tutto era come prima, tutto meno un particolare. Lì, nel castello sovrastante, si era aperto un varco. Una porta, prima inesistente si era materializzata, ed era spalancata, quasi che gli si fosse offerta ospitalità. LA DRABBLE DI ROBERTO MESTRONE
Certo che ti amo! Ma non mi concedi neppure il tempo di dirtelo. Ho provato nelle maniere più dolci e aggraziate, ho accantonato i silenzi della notte per avere attimi solo per le mie parole! Ma tu ascoltavi le illusioni dei tuoi sogni lasciando senza risposte le attese del cuore. Quali fantasticherie covi dentro quel corpo di donna capricciosa o quali chimere ti corteggiano la mente senza una meta? Prova a cancellare le memorie dei giorni senza sole e abbraccia gli arcobaleni che hanno sorriso agli stupendi tramonti! Ritroverai il nostro antico sentiero, ancora profumato tra fragranti cespugli di rose. |